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di Marica Rossi Annamaria Targher appartiene al raro novero degli artisti di nuova generazione che hanno molto da dire senza tuttavia supporre di sé alcunché. Seriamente ha frequentato università e accademie, e allo stesso modo, anzi accanendosi nel voler padroneggiare tecniche sempre più evolute, ogni volta affronta la tela bianca del quadro (superficie da vivere e non da riempire) cercando di guadagnare terreno lungo il percorso della conoscenza di sé e dell’esistenza. Intensamente riflessiva, sa che l’arte, nascendo da un accumulo silenzioso di idee e da un’attività critica di selezione, è l’approdo di una segreta premeditazione che scatta in maniera chiarissima quando, raggiunte le falde sorgive di conscio e inconscio, entra in un rapporto con il mondo, generando peculiarità espressive autonome. Marica Rossi di Maria Antonietta Zancan Imprevedibile per la gestualità esplosiva e intricata, per la sicurezza e determinazione formale e cromatica, soprattutto alla luce della persona dolce e mite; invece, è una “dea dei serpenti” a metà con una fantastica principessa indiana nel suo autoritratto! L'ispirazione sembra spaziare tra mondi e trasparenze marine abitati da piovre giganti, e prati futuristi dalle splendide cavallette che scattano improvvise e simultanee secondo linee di forza che si librano in aria per un istante, sufficiente per la nostra memoria retinica. Belli gli azzurri intensi e le ondate di energia luminosa del cielo. Più sofferta e convulsa, aggressiva e caotica, la reazione – sensazione della città. Maria Antonietta Zancan di Maria Lucia Ferraguti Corre il segno di Annamaria Targher in volo, fino a comporre, da motivo dal tono lirico e coloristico, dinamiche composizioni curvilinee sorrette da un'energia che vive d'interventi nuovi. Non a caso compare una crescita originale sostenuta da motivi curvilinei più pregnanti, a da altri che variamente si combinano e s'incontrano fino a promuovere, con sorpresa, un inedito alfabeto. Esiste la superficie dell'opera, dalla grande dimensione a porre una misura la transito del segno, così da fissare ogni invenzione nell'esito espressivo d'arte e vita. Maria Lucia Ferraguti
Rassegna stampa: Fare Impresa, 18 Maggio 2007 Scarica l'articolo in jpg
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